Generazione Millennials: gli adulti digitali

I Millennial, con le loro esigenze in rottura con le generazioni precedenti, hanno fatto evolvere le dinamiche di acquisto e di interazione con i brand. Quali caratteristiche e abitudini definiscono questa generazione di adulti digitali?

Grazie alla nostra tecnologia proprietaria di Customer Insight Data Intelligence, abbiamo analizzato in modo approfondito abitudini e stili di vita dei diversi cluster generazionali.

Per una panoramica di tutte le generazioni e delle differenze che le contraddistinguono rimandiamo al nostro precedente articolo.

Di seguito un estratto del nostro Osservatorio Evolutivo sulla Generazione dei Millennials.

Chi sono gli adulti digitali?

Per Millennials (o Generazione Y), si intendono le persone nate tra il 1980 e il 1994 che oggi hanno dunque un’età compresa tra i 26 e i 40 anni.

In termini demografici, si tratta di circa 10,3 milioni di persone, cioè il 17,3% della popolazione (Istat, 2019).
Il 65,4% è ad oggi lavoratore.

Cosa li caratterizza?

Il termine Millennial è utilizzato per indicare chi è nato nell’ultima parte del Novecento e ha raggiunto l’età adulta nel nuovo millennio.

L’essere diventati adulti in un momento di accelerazione tecnologica e digitale li ha resi il macro-target che meglio rappresenta il punto di rottura con il passato.

Ecco gli aspetti che definiscono i Millennial come consumatori:

  • Adulti digitali: la tecnologia è entrata nelle vite dei Millennials quando erano adolescenti o giovani adulti. Ciò li ha portati a essere la prima generazione della storia a essere completamente digitalizzata.
    Possiedono quindi più consapevolezza e competenza della tecnologia rispetto alle altre generazioni, anche rispetto alla Generazione Z.
  • Convivono con gli effetti della recessione del 2008, proprio mentre si trovano nella fase di transizione verso l’età adulta e di costruzione del futuro, hanno visto gli effetti che la recessione ha avuto sui loro genitori e sulla loro vita da lavoratori. A causa di questo guadagnano meno dei loro genitori alla loro età, sono maggiormente esposti alla disoccupazione e in generale risultano economicamente più fragili. Hanno quindi priorità differenti rispetto alle generazioni precedenti.
  • L’instabilità è una costante delle loro vite, per questo sono maggiormente resilienti e flessibili ai cambiamenti rispetto alle generazioni che li precedono.
  • Per alcuni è difficile lasciare la casa dei genitori (in Italia l’età media di uscita di casa si aggira sopra i 30 anni) e per molti diventa più facile emigrare verso altri Paesi, ritenuti economicamente più sicuri.
  • Mediamente hanno un basso potere d’acquisto a causa del basso reddito: sono quindi focalizzati sul risparmio e il costo è il primo criterio di acquisto preso in considerazione.
  • Sono trendsetter: in particolare, influenzano le altre generazioni con i loro stili di vita e scelte di consumo, a volte “disruptive”, tale da decretare il declino di molti settori di mercato e la crescita di altri. Ad esempio sono stati gli early adopters delle banche native digitali (le cosiddette non-banche come Revolut, N26 e Buddybank).
  • Condividono: sono i reali fautori della sharing economy, sia per fini di risparmio sia come stile di vita, orientato alla condivisione di oggetti, spazi e d esperienze. Anche con persone che non conoscono.
  • Danno importanza alle esperienze e all’immateriale: la ricerca delle emozioni prevale sul desiderio di possedere beni materiali. Se devono spendere preferiscono fare viaggi ed esperienze di vita che generano ricordi, emozioni e che possono essere condivise sui social. I loro status symbol sono infatti prettamente immateriali
  • Sono iperconnessi: non si può considerare questa generazione senza la presenza di dispositivi mobili, per loro non è infatti contemplabile una vita senza tecnologia, in particolare senza smartphone.

Valori: tra individualità e consumo critico

Ecco alcuni dei valori che guidano le scelte dei Millennial:

  • importanza dell’espressione di sé e della propria unicità e individualità
  • work-life balance: ovvero il bilanciamento tra vita privata e lavorativa (non “vivono per lavorare”)
  • sostenibilità (etica)
  • consumo critico (“neo-sobrietà”), sono favorevoli a forme di economia circolare e sharing economy
  • diversità: rispetto e valorizzazione delle differenze tra individui

Acquisti:

Questa generazione è abituata a cercare online informazioni sui prodotti e l’acquisto effettivo poi può essere indifferentemente svolto online o offline, a seconda del prezzo più conveniente anche se mediamente prediligono ancora l’offline (in termini tecnici fanno ROPO – research online, purchase offline).

La ricerca che precede l’acquisto online da parte di questa generazione si basa principalmente sulla lettura di siti di brand, sul confronto tramite social e blog e sull’affidamento ai consigli di specifiche categorie di influencer.

Il punto vendita offline ha un valore particolare per i Millennials: più che punto d’acquisto lo considerano luogo dove vivere l’esperienza del brand e fare acquisti più abituali.

Utilizzano i pagamenti digitali principalmente per piccoli importi.

Perché è importante conoscere a fondo il tuo target?

InTribe realizza Osservatori Evolutivi utili per comprendere quali trend stanno influenzando i tuoi consumatori e quali brand rispecchiano i loro valori.

Tramite le nostre indagini di mercato puoi comprendere quali tipi di comunicazione coinvolgono e attraggono maggiormente la tua audience e quali social utilizza di più.
I nostri Osservatori sono utili per definire le motivazioni sottostanti i processi decisionali e d’acquisto del tuo target, per utilizzare le leve comunicative più efficaci e rivolgere l’attenzione ai luoghi virtuali e fisici che catalizzano concretamente l’acquisto dei tuoi prodotti.

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