Covid19: #Italianonsiferma, ma nulla sarà più come prima

Il 75% ha alta fiducia nel Sistema Sanitario e solo il 12,7% ha fiducia nei propri concittadini. Si teme la recessione e la preoccupazione è alta per la salute dei propri cari. Questi i dati emersi dall’indagine condotta nei giorni scorsi da InTribe.

ITALIA: quasi 1.200 italiani hanno condiviso i propri pensieri in merito alla situazione di emergenza che stiamo vivendo, mostrando un’Italia che ha fiducia nel sistema sanitario, più che nel Governo o nei propri concittadini.

La paura fa 90

La preoccupazione per la situazione è comprensibilmente elevata: il 38% degli intervistati si dichiara molto preoccupato, meno di coloro che dicono di esserlo “abbastanza” (oltre la metà). C’è comunque un 7,2% che è poco o per niente preoccupato. Oltre il 65% degli italiani teme, in particolare, l’impatto che il Coronavirus avrà sulla situazione economica.

Dal punto di vista della salute, la preoccupazione maggiore, più che per se stessi, è per i familiari (lo ha dichiarato il 50% dei rispondenti). Quasi il 30% ha una visione molto incerta (temo che tutto questo non finisca). Il 10,2% teme specificatamente di perdere il lavoro (13% se guardiamo solo gli occupati).

Rispettosi, sospettosi, ma abbastanza fiduciosi

2 italiani su 3 dichiarano di avere un rispetto assoluto delle regole imposte dal Governo, un altro 25% di rispettarle con qualche piccola eccezione. C’è però un 8,4% (è 1 persona ogni 12) che dichiara di non rispettarle in modo rigoroso.

La metà di coloro che affermano di non seguire troppo le regole dichiara che la ragione è limpossibilità di rinunciare a prendere un podaria. Quasi il 30% dichiara che le regole contrastano con esigenze particolari di famiglia. Marginale il numero di coloro che le ritengono inutili o eccessive.

Il 13% di chi dice di non rispettare totalmente le regole lo fa per motivi lavorativi.

Sebbene la stragrande maggioranza degli italiani dichiari di rispettare le regole imposte, solamente l’1% ha massima fiducia negli altri. Infatti, su una scala da 1 a 5, ben l’87,3% degli italiani dà un voto compreso tra 1 a 3 ai suoi concittadini.

Il voto medio è 2,52, quindi gli italiani in questo momento hanno scarsa fiducia negli altri.

Meno concentrati i giudizi nei confronti del Governo: se un po’ più di un quarto degli italiani dà un giudizio abbastanza negativo (1+2), quasi il 44% accorda fiducia al Governo Conte.

In questa situazione di emergenza, il Sistema Sanitario gode di notevole fiducia, crediamo in esso più che nel Governo e nei nostri concittadini. È quasi il 75% degli intervistati a dichiarare la sua fiducia con voti 4 e 5 e solo l’8,3% dà un’opinione non positiva.

Nulla sarà come prima

Interessante osservare come l’86% degli italiani pensa che il futuro non sarà uguale a prima, tendenzialmente con una visione più pessimistica. Se il 32,5% afferma che il futuro, passato un po’ di tempo, sarà migliore di prima, il 53,6% prevede che sarà peggiore.

Nel dubbio… risparmio!

Oltre il 50% degli intervistati dichiara di non avere adottato particolari comportamenti economico/finanziari in questo periodo.

Quasi il 30% ha però rinunciato a qualche spesa programmata e il 22% ha aumentato il risparmio. Scarsa la corsa al contante, segnale di una fiducia ancora buona nel sistema.

Pochissimi coloro che hanno effettuato attività di investimento/disinvestimento. Esiguo il numero di chi si è assicurato.

Metodologia

Questa indagine è stata realizzata con la metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interview).

Si tratta di un’indagine quantitativa con questionario somministrato online, che consente di condurre indagini su popolazioni generiche ed ampie.

In particolare, l’indagine è stata realizzata utilizzando tecnologie e metodo sviluppati da InTribe, con l’obiettivo di rendere ogni indagine online più piacevole e veloce da fare, con conseguente aumento dei tassi di risposta e riduzione delle risposte fornite a caso.

Le logiche della gamification utilizzate nell’indagine (connaturate nella nostra normale fruizione dei contenuti on e offline) ben si adattano anche ad argomenti delicati come questo, perché vengono percepiti unicamente come comunicazione user friendly.

Risposte spontanee

L’indagine è stata realizzata coinvolgendo i panelist di InTribe e rispondenti coinvolti attraverso i social network. Sottolineiamo che nessuno è stato pagato o ha ricevuto un reward: le risposte sono state spontanee.

Ringraziamo tutti gli italiani che hanno risposto all’indagine.

#ItaliaNonSiFerma

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